sabato 16 febbraio 2013

Questo Blog si autodistruggerà il 24 Febbario 2013

In questo breve periodo che ci separa dalle elezioni politiche di febbraio, ho deciso di dare vita, una breve esistenza che si concluderà prima delle consultazioni elettorali, a questo Blog.

sabato 9 febbraio 2013

Assaggio 03 - Non sono più capace di farlo!

- Si è così! Non so più farlo! - Mentre cammino tra le lapidi del cimitero il pensiero è uscito fulmineo dalle pieghe delle mie meningi dove evidententemente si era insinuato da tempo.
Il pensiero è questo: non sono (più) capace di sopportare le cose che sento dire attorno a me dalle persone. Me ne ero in qualche modo reso conto ierisera, mentre con amici carissimi si discuteva di voto utile, politica ed antipolitica, e insomma chi caspita votare il 24 febbraio prossimo. Ma la consapevolezza è arrivata adesso, proprio mentre mi immagino di compiere qui una azione da cui possono dipendere le sorti di molte persone. La mia per prima.





Insomma iersera tutti dicevano la loro, con dovizia di argomentazioni e (soprattutto) incazzature, ed io mi sentivo altrettanto incazzato: ma incazzato con questi amici carissimi, che non avevano capito nulla di quanto sta avvenendo in questo paese e continuavano a ripetere le parole d'ordine di quelle che Fabrizio (De Andrè) chiamava le troie di regime. Insomma le voci che escono dalla televisione e dai grandi giornali.
E quando mi incazzo così divento antipatico, lo so.

- Ma scusa perchè dovresti avere sempre ragione tu? Perchè leggi più di noi?
La domanda mi aveva spiazzato. Effettivamente chi ha più tempo per leggere. Con due bimbetti scatenati sotto i 7 anni che adorano rovistare dentro il vater ed aprire la cassetta degli attrezzi pericolosi del papà, ed una compagna che si aspetta che il marito si occupi delle cose che in casa non funzionano (praticamente tutte), è dai tempi del DAMS che non tocco un libro di un certo spessore, con l'ambizione di leggerlo.
Evidentemente esagero, ma leggere oggi è un lusso di cui posso godere nel tempo che intercorre tra quando mi siedo nel vater e quando tiro lo sciacquone. Un tempo troppo breve per me, ma infinitamente lungo per V.

E quindi no. Non penso di avere delle ragioni dalla mia parte perchè leggo come un disperato. Mi trovo allora costretto a riflettere: come mai sono così sicuro di vedere le cose dal lato giusto?
- Cosa vedo?- Mi chiedo a voce alta mentre la sera mi sta sorprendendo nel Camposanto. - Vedo che tutti i "partiti" hanno cercato strade per rilegittimarsi di fronte all'opinione pubblica. Il PD con le "primarie", la Lega con la scopa, il PDL con Alfano, l'UDC con Monti, SEL con l'accordo con il PD, Monti con l'appoggio (e le minacce) della UE, la sinistra esclusa dal Parlamento con Ingroia! -
Continuo a rimuginare tra di me mentre la tomba non si vede ancora: prendiamo le "primarie" del PD, la loro funzione primaria appunto è dimostrare che il PD non è un partito del padrone, ma "aperto alla società civile". Vengono eletti un certo numero di candidati al parlamento (il 70%) il resto lo decide la dirigenza. Ma c'è un problema: il programma del partito è già stato deciso. Si al fiscal compact, si al pagamento del debito pubblico secondo le modalità imposte dalla commissione europea, si a tutti i tagli dei servizi garantiti dallo Stato, si alla TAV, si a tutto insomma. Cosa caspita faranno costoro una volta in parlamento se non ratificare quanto è stato già deciso da altri?
- B E R S A N I -  scandisco ad alta voce - non ha mica detto: quando saremo al governo ci riuniremo e decideremo (noi tutti eletti dal popolo italiano per legiferare e governare il paese) insieme le cose da fare!-

In effetti l'unico che ha detto una cosa del genere è Giuseppe Grillo. Uno vale uno, e tutti devono e possono partecipare, non solo i parlamentari. E quindi, dicono Grillo e i suoi: referendum consultivi senza quorum, referendum sulla permanenza nell'euro, partecipazione telematica dei cittadini, e via dicendo.

E Grillo è l'unico che da voce alle comunità locali (vedi TAV) che esprimono la volontà di partecipare al governo del loro territorio, dopo decenni (o secoli?) in cui i cittadini* non hanno potuto decidere nulla, senza l'ipocrisia paternalistica di tutti gli altri partiti (escluso forse Rivoluzione Civile): "come no, vi ascoltiamo, vi ascolteremo. Ma non sarete (mai) voi a decidere."

Ormai il buio mi circonda. I lumini artificiali hanno iniziato a brillare attorno a me. Mi sento osservato, anche se non c'è nessuno. Figuriamoci, a quest'ora, e tra poco il  cancello elettrico con il suo meccanismo a orologeria inizierà a chiudersi e io non ho certo intenzione di passare la notte qua dentro! Stringo con più forza il punteruolo di frassino nella mano sinistra dando uno sguardo all'altra mano chiusa sulla mappa appallottolata che doveva guidarmi alla tomba. Proprio!

Con un sospiro mi avvio verso l'uscita ma il fischio acuto che anticipa la chiusura squarcia la sera. Il cancello (ora lo vedo, ma è ancora lontano!) inizia a muoversi. Ed io corro! E' solo un'impressione o qualcuno sta pestando la ghiaia pochi passi dietro di me? Lancio uno sguardo dietro e mi sembra di intravvedere per un attimo una forma scura che scompare nel nulla. Corri! Come un disperato: corri! Non ce la farò mai, penso, ed invece riesco ad infilarmi nell'ultima fessura che il vecchio cancello mi concede prima dello SLANG! finale con cui si schianta sul battente.

Sono senza fiato. Mi aggrappo ad una voluta del cancello mentre vado in iperventilazione. Qualcosa di freddo e umidiccio mi sfiora le dita. Ritiro la mano con un sobbalzo sgranando gli occhi, ma non vedo nulla. Una breve risatina malevola mi fa accaponare la pelle. O è stata la mia immaginazione?

- E' proprio vero... non lo so più fare. Non so più nemmeno penetrare in un cimitero e spazzare via un vampiro.- Ma in fondo non ci credo nemmeno più ai vampiri. Lascio cadere il paletto di legno per terra. Con questo non ci combino niente. E' un peccato, perchè i vampiri a loro modo, come tutti i mostri, sono rassicuranti**. Quello che non dovrebbe rassicurarci mai invece è scoprire -come ha fatto Hanna Arendt- che il mostro è un individuo perfettamente normale, una persona che non si pone domande sul proprio lavoro, che sia fare arrivare in orario treni di uomini nel campo di sterminio di Auschwitz o costringere un paese a pagare un debito che non può pagare senza ridurre alla miseria i suoi abitanti.

Ecco: penso. Sono stanco anch'io. Di vedere i miei amici che non riescono a guardare le cose con uno sguardo obliquo (non il mio, il loro sguardo obliquo), ma le osservano da davanti come vengono a loro presentate dai media mainstream. Dai giornalisti mainstream (perchè i media sono fatti da persone, non da software o computer). I medesimi che presentano Grillo con tutto il disprezzo e il ridicolo possibile, dedicando pochissimi secondi o due righe alle piazze strapiene che lo accompagnano paralizzando intere città, contro lunghi ridicoli servizi agli interventi degli altri leader politici al sicuro dentro teatri e sale conferenza (perchè all'aperto il confronto con Grillo li schiaccerebbe) a ripetere le loro ridicole parole d'ordine che potrebbero essere spesso intercambiabili: da destra a sinistra palla al centro.

Fanculo al vampiro. Me ne torno a casa. Mentre con un ululato disperato cerca di attirarmi dentro per l'ultima volta. Non ci casco: mantengo il mio sguardo sbiego sul mondo e il vampiro non lo vedo e non lo sento più. Forse questo sguardo mi fa vedere le cose come stanno o forse no. Ma almeno non è più uno sguardo che ho preso in prestito da qualcun altro. E' mio. Il mio sguardo. Quello che vedo non mi piace nemmeno un po' ma non è più una realtà che si sostiene grazie alle mie/nostre  nevrosi e alle mie/nostre frustrazioni, come la realtà che ci fanno digerire da anni in questo paese partiti, televisioni e giornali. Una realtà taroccata come il vampiro che solo la paura -emozione umanissima e materia di grandi manipolazioni- mi ha fatto incontrare dentro questo cimitero...





* Ma i cittadini elettori non sono affatto senza colpe. Anzi, siamo i diretti responsabili di questo tracollo. Siamo stati noi a votare DC per 40 anni e a votare PCI per altrettanti senza pretendere che ci rendessero conto di che cosa stavano facendo a noi e al nostro paese. Sono convinto anch'io, con Pasolini, che il PCI rappresentasse la parte buona del paese rispetto alla DC colpevole di"indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, collaborazione con la Cia, uso illegale di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di colpirne gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell'Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani, responsabilità dell'esplosione "selvaggia" della cultura di massa e dei mass-media, corresponsabilità della stupidità delittuosa della televisione... " Ma tutte queste colpe si possono tranquillamente imputare a tutti i partiti (oltre che alla DC anche al PCI  che è venuto dopo, poi PDS/DS/PD) e a tutti i dirigenti che hanno governato questi partiti e questo paese. Con la nostra complicità attiva o silenziosa, in cambio di un benessere economico (una parvenza di benessere) che oggi stanno togliendo di mezzo, sostituendolo con la paura, la colpa, la manipolazione della realtà.

** Andrea Mattarollo - Il mostro come organizzazione culturale. Valori antichi e moderni.- Tesi di Laurea in semiologia delle Arti, relatore Omar Calabrese, Università di Bologna, 1991

lunedì 4 febbraio 2013

Compreresti un'aspirapolvere consigliato dalla Bocconi?


Ringrazio il buon Gianni Dello Iacovo che con la sua risposta al mio post su Facebook, qui nel titolo, rispondeva molto sensatamente: - Se dovessi comprare un aspirapolvere mi farei consigliare da una brava casalinga.- suggerendomi queste riflessioni sull'esercito di Economisti* che dai canali televisivi, dai quotidiani, dalle radio, dai settimanali, dalle cattedre delle università private (che vivono ampiamente grazie a fondi dello stato) hanno dimostrato la loro totale incapacità di prevedere, comprendere e affrontare questa "crisi" economica che sta portando il mondo (o almeno il nostro mondo) verso il baratro.

mercoledì 30 gennaio 2013

Assaggio 02 - Francobolli da 10 centesimi


Stamattina ho scoperto che le tariffe postali del Regno sono aumentate. Inviare una lettera costa 70 centesimi e non più 60.  L'inflazione per i bolli corre al 15%. Ho il sospetto non solo per i bolli.
Ho 2 lettere da spedire e una dozzina di francobolli da 60 centesimi nel cassetto di casa. Va beh! Vado ad acquistare 2 bolli da 10.

lunedì 21 gennaio 2013

Assaggio 01 - Anche noi siamo sacrificabili.



Il bliz  condotto in Algeria nel sito petrolifero di Is Amenas dai militanti del commando terrorista affiliato ad Al queda, con il sequestro di centinaia di operatori, tra i quali decine di occidentali e la pesante risposta da parte dell'esercito algerino che ha portato alla morte degli ostaggi che i terroristi consideravano i più preziosi e su cui avevano evidentemente fatto affidamento per la buona riuscita dell'operazione terroristica, ovvero gli stessi occidentali, è finito in maniera inaspettata.

Inaspettata per gli ostaggi che ci hanno rimesso purtroppo la vita, e per i terroristi che si sono visti bombardare le auto in cui viaggiavano insieme agli stessi ostaggi (pensandosi garantiti dai loro scudi umani), ma non per gli esponenti dei governi occidentali che hanno comunque giustificato l'intervento, pur con qualche critica al modus operandi degli algerini.

Ci ricorda qualcosa tutto questo?

venerdì 18 gennaio 2013

Partiti a tempo determinato


- Il gatto è rimasto chiuso in cantina! Mi ha urlato VI.
Ecco: mentre questa sera uscivo al gelo per raggiungere la cantina e fare uscire quel maledetto animale, ho compreso cosa c'è che non va nei partiti che il 24 Febbraio si presenteranno agli elettori del Regno.
- Sono partiti a tempo determinato, è un fatto! - Ho pensato e il gatto si è sfilato tra le gambe perdendosi nel buio.

sabato 12 gennaio 2013

Nove amici - Il pranzo



Nove amici che non si vedevano da diverso tempo si incontrarono un giorno a pranzo in un ristorante del Regno. L'occasione era quella di festeggiare un caro amico comune che aveva rischiato la vita in un terribile incidente stradale ma che, grazie a Dio, si era ripreso così velocemente e così bene che non riuscivano quasi a credere che potesse essere là con loro a ridere e scherzare.